martedì 9 novembre 2010

Doppia emergenza a Pianura

Il rientro dalle ferie non è stato facile per i cittadini della municipalità di Pianura/Soccavo. Accanto all’emergenza rifiuti che lì affligge in misura maggiore degli altri quartieri, i pianuresi e segnatamente gli abitanti di Contrada Pisani si sono trovati a dover fronteggiare l’emergenza idrogeologica.

Sono bastati venti minuti di pioggia incessante per mettere in ginocchio un’intera comunità, quella che vive intorno a via comunale Pisani. I lavori effettuati dal comune il 7 settembre, il giorno prima dell’ultima alluvione, in un tratto della strada hanno senza dubbio risolto il problema della stagnazione dell’acqua piovana in via Pisani, all’altezza del civico 169. Essi sono consistiti nel rifacimento totale del manto stradale e la creazione di una maggiore pendenza verso l’attiguo canale che poi convoglia le acque nella vicina vasca di raccolta. L’acqua defluisce più velocemente evitando l’accumulo di terreno, il formarsi di nuvole dense di polvere nei giorni seguenti le piogge e le buche nell’asfalto.

Tuttavia il problema principale che non è stato mai affrontato nonostante le continue denunce degli abitanti della zona è la manutenzione del canale che dalla collina degli Spadari scende giù nella contrada. Esso non è stato mai mantenuto fin dal suo primo, totale rifacimento alla fine degli anni settanta. Quattordici anni fa fu un privato cittadino a ripulirlo a sue spese. Da allora nulla è stato fatto. I lavori di rifacimento delle vasche per la raccolta d’acqua piovana, eseguiti nel 2006 alla presenza del sindaco Iervolino e su impulso del compianto Nugnes, all’epoca assessore con delega alle fognature, non hanno mai riguardato questo canale che si trova proprio di fronte ad una delle quattro vasche oggetto dei lavori. Il canale nel tempo si è riempito di terreno e sterpaglie.

Due settimane fa l’acqua particolarmente copiosa ha trovato dinanzi al suo corso un ostacolo insormontabile ed è straripata nei vicini terreni allagando le abitazioni circostanti. Una grave alluvione si è verificata sabato 31 luglio provocando l’allagamento dei garage di una palazzina prospiciente il canale al punto che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e un’altra altrettanto preoccupante è avvenuta mercoledì 8 settembre. I cittadini dei Pisani si sono subito allertati e il consigliere municipale Angelo De Falco ha inviato già nel mese di agosto un fax di richiesta d’intervento al comune. Chi scrive ha chiesto tramite il consigliere comunale Franco Moxedano un incontro urgente con l’assessore alla manutenzione stradale, fognature e protezione civile, Agostino Nuzzolo ed è stato ricevuto personalmente due giorni dopo l’accaduto, venerdì 10 settembre. L’assessore ha affermato che la manutenzione del canale spetta alla Provincia e ha prontamente inviato una richiesta ufficiale d’intervento all’assessore provinciale all’ambiente, Giuseppe Caliendo. Quest’ultimo ha risposto, con una cortesia e una rapidità che occorre dire gli fa onore, che competente in materia è il Consorzio per la bonifica della Conca di Agnano che dipende dalla regione. Quest’ultimo la settimana successiva ha invece asserito che detto canale non rientra nell’ambito delle proprie competenze. La parola è passata di nuovo alla Provincia. I collaboratori dell’assessore provinciale hanno nuovamente chiesto un parere tecnico alla dirigente del settore.

Il giorno 29 settembre è pervenuto l’ultimo e definitivo pronunciamento che ha messo la parola fine a quello che sembrava essere un rimpallo delle responsabilità. E’ la provincia tramite la sua partecipata ASUB che dovrà provvedere alla pulizia dell’alveo e il comune dovrà eliminare l’ostacolo rappresentato da alcuni tubi sotto il cavalcavia che rappresentano un serio ostacolo al libero defluire delle acque. Gli ordini di servizio sono già sulla scrivania di Caliendo e di Nuzzolo I due assessori, il primo alla provincia e il secondo al comune al comune, sono stati rapidi e professionali nell’attivarsi e nel dare le prime risposte ma i cittadini di contrada Pisani attendono con ansia che inizino subito i lavori che se non saranno eseguiti immediatamente metteranno a serio repentaglio la loro incolumità fisica.

Le immagini dell’alluvione di Atrani e la terribile fine di Francesca diffuse su internet sono ancora impresse indelebili nella loro mente e la notte c’è chi non riesce a dormire pensando ai rischi che si corrono e tutto ciò per l’incuria del territorio e il cattivo funzionamento dell’amministrazione pubblica cui la rapida risposta di comune, provincia e regione data in sole tre settimane per il momento sembra costituire una preziosa eccezione.

[Crescenzo Mele]
da 'La Municipalità' del 10.2010
http://www.lamunicipalita.it/