lunedì 18 maggio 2009

Speciali di Notecologiche su F2 Radio Lab


Mercoledì 20 maggio, dalle 16,00 alle 17,00, ai microfoni del programma 'Notecologiche' su Radio LabF2, la radio dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, sarà ospite Raffaele del Giudice, direttore di Legambiente.

La puntata sarà dedicata all'ultimo degli
scandali legati alla gestione dei rifiuti in Campania, in seguito ad una denuncia di Del Giudice (noto anche per essere il volto del documentario di denuncia del disastro ambientale campano 'Biutiful cauntri') in merito alla scandalosa condotta nei confronti dei cittadini campani.

lunedì 11 maggio 2009

50 anni di Contrada Pisani


Giovedì 7 maggio si è tenuta al Polifunzionale di Soccavo, che di recente è divenuta, seppure tra mille difficoltà, la nuova sede del consiglio della IX municipalità, una seduta monotematica sul sito di interesse nazionale denominato “Pianura”, istituito con decreto dal governo Prodi a marzo dell’anno scorso.

Doveva essere presente oltre che il presidente della municipalità Tirelli, il vicepresidente Falcone, l’assessore all’ambiente della municipalità Lanzaro, anche e in rappresentanza di palazzo San Giacomo l’assessore all’ambiente Gennaro Nasti. Purtroppo l’assessore è stato trattenuto in giunta da impegni improcrastinabili.

L’assessore era stato intervistato a Marzo dal Tg 3 e alle telecamere della trasmissione Buongiorno regione, intervistato dalla sapiente Francesca Ghidini, aveva dichiarato che l’opera di bonifica della ex discarica di contrada Pisani era a un punto di stallo per mancanza di fondi pubblici. Ci si chiede allora che fine abbiano fatto i venti milioni di euro che, sull’onda emozionale dell’emergenza rifiuti un anno fa, l’allora ministro all’ambiente Pecoraro Scanio aveva stanziato per l’area quando ancora era in pista l’ipotesi della discarica a Pianura. Il consiglio tenutosi questa settimana pare sia arrivato alla conclusione che quella è stata una trovata per calmare gli animi e disinnescare la micidiale bomba che era stata accesa dalla sciagurata idea di riaprire la discarica dopo 12 anni di promesse di riqualificazione mai mantenute e che alle dichiarazioni di intenti è necessario appurare se corrisponde una reale volontà di cambiare il corso della storia dell’area che com’è noto è fatta di inganni e di svendita al miglior offerente delle disgrazie degli abitanti locali. La contrada è stata infatti nel corso degli anni per i politici di opposta fazione merce di scambio per il proprio tornaconto elettorale, poker d’assi da buttare al momento opportuno sul tavolo delle trattative con prefetti, commissari straordinari all’emergenza rifiuti, sindaci, questori, parlamentari e segretari di partito. Molti retroscena sono stati svelati dalle indagini che si sono concluse con i processi in corso, in primis quello con il rito ordinario che vede come principale imputato il consigliere comunale di An (poi sospeso dal partito) Marco Nonno ma altri devono ancora essere svelati e sono tuttora oggetto di indagine. Alcuni, stando ai fiumi di inchiostro degli specialisti della cronaca giudiziaria contrastavano l’ipotesi di riapertura della discarica per la difesa di interessi particolaristici di una lobby di costruttori che nella zona sono tutt’ora interessati a costruire case abusive.

Resta ancora da chiarire e la magistratura dovrebbe, per amore di verità, renderlo noto quanto prima all’opinione pubblica perché altri caldeggiavano a tutti i costi riapertura del sito.
Così come si resta in attesa di conoscere i risultati delle caratterizzazioni ordinate dalla procura della repubblica. Saremo in grado sicuramente nel prossimo numero di fornire notizie più dettagliate in quanto non si hanno nuove al momento circa le perizie finite sulla scrivania del pubblico ministero Stefania Buda. La relazione che l’ormai celebre magistrato aveva promesso sulla questione per la fine di aprile deve essere infatti ancora resa nota.

Chi scrive, come molti lettori del nostro giornale, attende fiducioso che venga aperto uno squarcio di vera luce sulla torbida vicenda che ha visto nel corso degli ultimi 50 anni la periferia occidentale della città una delle mete preferite di quanti dal traffico legale e illegale di rifiuti tossici hanno tratto enormi proventi danneggiando in modo irreparabile la salute pubblica stando all’ipotesi di reato della procura sulla quale si indaga: epidemia colposa e disastro ambientale.

da 'La Municipalità' del 05.2009
http://www.lamunicipalita.it