lunedì 22 settembre 2008

Via Montagna Spaccata: pattumiera a cielo aperto


A poche settimane dalla bella notizia dell'ultimazione dei lavori che hanno consegnato alla cittadinanza la terza corsia che si aspettava da anni occorre, ahimè, segnalare l'ennesimo caso di cattiva amministrazione di quest'importante arteria alla periferia della città.

L'ultimo tratto della strada, quello che conduce a Contrada Pisani e confina con il comune di Pozzuoli, sfociando poi, quando comincia il territorio della cittadina puteolana, in via Provinciale Pianura, versa nel più totale abbandono. Cumuli di rifiuti, cartacce, bottiglie di plastica, pneumatici lasciati qua e là alla rinfusa, cartoni, ammassi di erbacce rinsecchite lasciate da pigri e indolenti addetti alla pulizia stradale da prima dell'estate senza che nessuno passasse a rimuoverli, fanno brutta mostra di sé, segno indelebile di una decadenza che non sembra conoscere misura e confini.

Chi scrive ha più volte notato decine di automobilisti che lanciano dai finestrini ogni tipo di oggetti incuranti del fatto che via Montagna spaccata sia diventata negli ultimi mesi una cloaca a cielo aperto. Le piogge della notte hanno poi, se mai ciò fosse possibile, peggiorato la situazione. I rifiuti che se ne stavano prima ai bordi della carreggiata a causa dell’assenza di una rete fognaria sono stati sparsi dal fiume in piena per tutta la sua ampiezza tanto che gli automobilisti, responsabili quanto l'Asia di questa penosa situazione, sono costretti a ridicole gimkane per poterla percorrere. Il pericolo di un'infestazione di ratti, se non già avvenuta, è imminente. Lo spettacolo che si para dinanzi agli occhi dei passanti è raccapricciante.
Ancor più desolanti appaiono poi quei tratti di strada dove l'amministrazione comunale ha fatto scavare delle buche per installarvi dei pali della luce. Sono trascorsi tre mesi ma il cantiere non è più stato riaperto. Il nocumento che ne deriva per la sicurezza stradale è intollerabile.

Chi scrive consegnerà una copia di quest'articolo denuncia all'Assessore al decoro urbano e all'illuminazione pubblica del Comune di Napoli, Imperlino, nella speranza che egli si prodighi al più presto per un intervento decisivo e risolutorio e che attivi tutti i canali istituzionali, dall'Asia, alla municipalità fino all'Assessore per la manutenzione stradale, Nuzzolo.
L'intera strada aspetta da anni di essere ampliata con due distinte carreggiate così come il tratto che dalla rotonda Pallucci arriva in via Epomeo nel quartiere Soccavo. Le procedure di esproprio dei terreni procedono a rilento. Le lungaggini burocratiche per realizzare questo progetto, nell'agenda delle priorità del comune di Napoli da svariati anni non sono degne di un paese civile.


[Crescenzo Mele]
da 'La Municipalità' del 14.09.2008
http://www.lamunicipalita.it/

mercoledì 17 settembre 2008

Bonifica di contrada Pisani: continua senza sosta l’impegno dell’Associazione Area Flegrea

È dal marzo 2008 e cioè da quando l’area è stata dichiarata ‘Sito di interesse Nazionale’ che l’Associazione non smette mai di pungolare la pubblica amministrazione e segnatamente il Ministero dell’Ambiente che ha pubblicato il decreto istitutivo del Sin e che segue la bonifica dell’area. Incessante è l’opera di controllo e verifica che tutti i passi siano compiuti, che tutte le misure intraprese vadano nella direzione della salvaguardia dell’ambiente e della tutela del diritto alla salute della popolazione locale.

In particolare l’azione di Area Flegrea è tesa affinché le decisioni adottate difendano il benessere della collettività e non siano, invece, dettate dagli interessi di alcuni che dall’opera di bonifica mirano a trarre dei meri vantaggi economici. Encomiabile appare in tal senso la denuncia che in località Spadari, una delle quattro aree perimetrate all’interno del ‘Sito di interesse nazionale’, avvengono tuttora degli sversamenti di rifiuti di varia natura e che nella stessa stia ingrandendosi a dismisura come una metastasi assai perniciosa un campo nomadi totalmente abusivo, sorto in dispregio di ogni regola di igiene ambientale e che lede la stessa dignità umana di quanti ci vivono.

Si legge in questi giorni che il Comune di Napoli ha individuato per i rom ben dieci aree in 7 delle 10 municipalità di cui una anche all’interno della municipalità Pianura / Soccavo, nel quartiere di Soccavo. È ora che si dia immediatamente seguito a queste sagge e lungimiranti decisioni volte a mettere una volta per tutte la parola fine all’incresciosa questione degli accampamenti illegali e abusivi sorti un po’ dappertutto nel territorio cittadino.
Il campo nomadi della collina degli Spadari è incompatibile con l’inclusione della collina nel ‘Sito di interesse nazionale’ e con la bonifica che ne è la diretta conseguenza. Esso va immediatamente smantellato, gli occupanti vanno sgomberati e ospitati in strutture idonee sotto il profilo igienico, sanitario e infrastrutturale.

L’Associazione ha scattato numerose fotografie che testimoniano il degrado che circonda il campo, l’enorme quantità di rifiuti che i nomadi, da soli e fomentati dalla criminalità organizzata, hanno riversato nelle splendide campagne circondate da folti boschi e fertili vigneti, in un’area che è tutta all’interno del Parco Metropolitano delle colline di Napoli. L'Associazione ha inviato le foto al Ministero dell’Ambiente e per conoscenza all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli e al Presidente del Parco, Agostino De Lorenzo.
Si è in attesa da circa 3 mesi di un appuntamento con il Presidente del Parco. L’ultimo incontro fissato, venerdì 12 settembre è saltato all’ultimo momento per improrogabili impegni di De Lorenzo.

L’Associazione attende fiduciosa che riesca a trovare 30 minuti per un sopralluogo non più differibile sulla collina degli Spadari allo scopo di far intraprendere tutte le misure necessarie al ripristino della legalità e della tutela del territorio.

[Crescenzo Mele]