lunedì 10 maggio 2010

Gli annosi problemi dello smaltimento dei rifiuti


È stato lo scorso 11 febbraio che alla libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri ho rincontrato dopo più di un anno dal nostro primo fugace incontro al forum regionale rifiuti, l’assessore all’igiene urbana del comune di Napoli, Paolo Giacomelli. Già un anno era passato dalla sua nomina con una delega così importante a seguito dell’ultimo rimpasto di giunta voluto dal sindaco Iervolino. La passata gestione di Mola era una ferita ancora aperta e tutti eravamo speranzosi nel nuovo corso.
L’occasione fu data dalla presentazione del libro O’ cecato, la storia del killer dei casalesi Lucio Setola, opera prima della giornalista del Mattino, Daniela De Crescenzo. Colsi subito l’opportunità per parlargli direttamente degli annosi problemi dello smaltimento dei rifiuti di cui soffre la municipalità come tutto il resto della città.

La questione più urgente, a mio avviso, ed è questo cui subito feci cenno, era implementare la raccolta differenziata. L’assessore mi rispose che gli faceva piacere trovare un esponente della scuola Giacomelli ossia della filosofia di pensiero pro differenziata. Gli risposi che non ero il solo dato che molti miei concittadini erano ansiosi di mettere in pratica alcune elementari regole civili in materia di rifiuti. L’assessore mi rispose che Asia, la municipalizzata, non gli forniva dati confortanti in merito e che la percentuale di raccolta differenziata era ferma al palo, sulla soglia del 25% necessaria al momento per evitare il commissariamento previsto dal decreto legge 90 del 2008. Subito feci presente che se non si registravano passi in avanti in merito ciò non era certo imputabile alla cattiva volontà dei napoletani quanto piuttosto a mio parere ai disservizi interni ad Asia che notoriamente non ha dimostrato finora di credere alla differenziata. Presi ad esempio le battaglie condotte da molte associazioni, tra cui anche quella di cui mi pregio di far parte, Area Flegrea, affinché fossero installate campane per la raccolta differenziata lungo tutto il principale asse viario del quartiere Pianura, via Montagna Spaccata. Gli citai ad esempio la vergognosa aggressione di cui ero stato vittima poche settimane prima per aver richiamato a delle precise responsabilità civiche due abitanti del posto che abbandonavano i sacchetti fuori dai cassonetti che erano vuoti, proprio davanti ai loro occhi.

L’assessore si dimostrò sinceramente preoccupato dell’accaduto e m’invito a recapitargli una mail con tutti i miei riferimenti per poterci dare un aiuto concreto nell’opera di sensibilizzazione della cittadinanza, raccomandandosi caldamente di non intervenire più in prima persona e soprattutto non da solo perché ciò avrebbe costituito per lui un pensiero insopportabile perché assai pericoloso per la mia incolumità. A causa dei suoi molteplici impegni istituzionali sono riuscito a essere ricevuto a palazzo San Giacomo due settimane fa. Abbiamo fatto un punto della situazione in cui abbiamo parlato delle numerose criticità del servizio gestito da Asia: spazzamento strade, raccolta cartoni, campane per la differenziata, oasi ecologica, discariche abusive. Gli ho chiesto se erano ancora attive le 5 volanti della polizia municipale che hanno il compito, una per ogni due municipalità di verificare che i cittadini conferiscano i rifiuti correttamente e di sanzionare eventuali condotte non conformi alle ordinanze sindacali in materia. Mi riferisco ad esempio al conferimento dei rifiuti solidi urbani prima delle venti, all’abbandono degli ingombranti senza il numero di prenotazione rilasciato dal call center, allo sversamento nei cassonetti di rifiuti sciolti e non chiusi nei sacchetti, etc. Giacomelli ha assicurato che le auto sono in servizio e che sono insufficienti per un territorio vasto come quello della città di Napoli ma che avrebbe sicuramente chiesto ad una di esse un maggiori presidio dell’area occidentale.

L’assessore, sollecitato sulla necessità di raccordarsi con le forze dell’ordine per assicurare un presidio più capillare del territorio, si è dichiarato dispiaciuto di riscontrare spesso oggettive difficoltà di comunicazione anche con i più alti vertici della polizia municipale. L’assessore si è infine dichiarato fiducioso che il funzionario Asia responsabile del coordinamento delle operazioni di raccolta rifiuti dell’area occidentale Francesco Annecchino e il capo distretto Gennaro Avolio riescano a essere all’altezza del compito loro assegnato mostrando nei loro confronti un’inaspettata fiducia. Bisogna riconoscere ad Annecchino un’inusitata disponibilità e buona volontà e certi passi in avanti non sono tardati a vedersi, sulla scia del suo predecessore Guido Lauria che è in aspettativa avendo accettato l’incarico presso la municipalizzata del comune di Giugliano.La strada è tuttavia ancora lunga e tutta in salita prima che si raggiunga una normalità sui rifiuti che in una città difficile come la nostra sembra essere un obiettivo troppo ambizioso.

Abbiamo fissato un appuntamento per un sopralluogo con chi scrive, l’assessore, i due funzionari Asia e il consigliere comunale IDV Franco Moxedano che pure sulla questione ha dimostrato la propria disponibilità a collaborare, per mercoledì 21 aprile poi saltato per sopraggiunti impegni improcrastinabili a onore della verità sia miei che di Giacomelli. L’assessore ha però promesso di fissare un nuovo incontro appena possibile. Il giornale aggiornerà in lettori sugli sviluppi e su se e quando egli manterrà gli impegni assunti.

[Crescenzo Mele]
da 'La Municipalità' del 05.2010
http://www.lamunicipalita.it/