giovedì 6 marzo 2008

Piano dei rifiuti del Comune di Pozzuoli


A seguito della petizione popolare presentata al Commissario straordinario del Comune di Pozzuoli( circa 4000 firme) per la raccolta differenziata "porta a porta", siamo stati convocati per per prendere visione del Piano da approvarsi obbligatoriamente entro il prossimo 11 Marzo. Il Commissario, dopo aver dato notizia della gara di appalto espletata per il servizio di raccolta dei rifiuti, ha illustrato per sommi capi i contenuti essenziali del Piano, che avrà vigore fino ad Agosto 2008- ma non è specificata una data di inizio- e che potrà essere modificato, a suo dire, anche in corso di attuazione. Attese le assurdità previste nel Piano,tutte le Associazioni e i cittadini presenti hanno chiesto di poter formulare degli emendamenti al testo, chiedendo almeno tre giorni di tempo; il Commissario, però, ha dato solo due giorni di tempo, chiarendo che avrebbe accettato una sola proposta da parte dei presenti, ma che comunque non sarebbe stata oggetto di esame da parte della Commissione,tenuto conto dei tempi brevi per licenziare il Piano.Il giorno successivo siamo stati ricevuti all'Assessorato dell'Ambiente della Provincia di Napoli, ove, dopo ampia discussione, abbiamo evidenziato le perplessità sul Piano presentato dal Comune, riscontrando piena condivisione sulle nostre posizioni. Comunque di seguito riportiamo la nota indirizzata al Commissario straordinario del Comune di Pozzuoli e sottoscritta dalle Associazioni e cittadini presenti e che inoltreremo anche a Regione, Provincia e Commissariato straordinario per l'emergenza rifiuti.


Al commissario straordinario di Pozzuoli
dott. Domenico Bagnato
I comitati,le associazioni e i cittadini firmatari di tale documento, riuniti in sessione straordinaria,dopo aver visionato, nei tempi strettissimi loro concessi,il piano per la raccolta differenziata, stilato dal comune di Pozzuoli,firmatari A.Tovecci, A.Maione, L.Salzano e consegnato in data 04.03.2008:
esprimono le seguenti osservazioni
Il piano prevede una validità di soli 6 mesi ,fino ad agosto 2008 non rappresentando nei fatti una premessa alla corretta gestione dei rifiuti, ma una misura d’emergenza nell’emergenza, senza alcuna previsione di sviluppo futuro.
I vincitori della gara d’appalto prevista per tale data dovrebbero attenersi alle direttive già presenti nel piano e non viceversa.
Il piano non individua una data di partenza e considerata l’emergenza ancora in atto, nonché l’approssimarsi del caldo, era d’obbligo che nell’immediato si prevedesse per tutta la popolazione la separazione dell’organico dal resto dei rifiuti.
I firmatari di questo documento non hanno avuto la possibilità di esprimersi sull’elaborazione e critica del piano,forse già stilato ,ma certamente non comunicato ufficialmente alla popolazione(affissi)nei tempi congrui dai tecnici preposti
Sarebbe stato necessario, inoltre, inserire nel piano norme che consentano a tutti i cittadini l’accesso, anche attraverso internet ,per tutto ciò che concerne la Raccolta,il Conferimento,il Confinamento e/o lo Smaltimento dei rifiuti nonché la possibilità di poter partecipare e confrontarsi periodicamente con le pubbliche amministrazioni nel rispetto della direttiva dell’UE n. 35 del 2003 che recepisce la convenzione di Aahrus.
Nel piano non è prevista l’espansione,nel tempo,della raccolta differenziata porta a porta fino a coprire l’intero territorio urbano anche solo per grandi linee.
Il regime “misto”di raccolta dei rifiuti,prevedendo l’utilizzo di cassonetti,comporta la differenziata certamente più impura e meno controllabile rispetto alla raccolta porta a porta,con successivi costi di depurazione aggiuntivi per il comune.
Il piano prevede un regime di raccolta differenziata per quartieri, con zone per il porta a porta e zone con cassonetti,ma non specifica se il pagamento della tarsu sarà uguale per tutti i cittadini. In ogni caso ciò rappresenterebbe un’ingiustizia sociale,anche solo perché i cittadini stessi non sono stati resi partecipi di tale decisione.
In ogni caso tale tipo di differenziata porta a porta,previsto solo per grandi condomini o parchi chiusi,è discriminatorio ed anti-democratico,avendo come destinatari “privilegiati”di tale metodologia di raccolta domiciliare prevalentemente cittadini già sensibili alla tematica e spesso già autogestiti e residenti in aree non particolarmente disagiate,al contrario di altre(costituenti la gran parte del territorio) che restano,come sempre abbandonati all’abituale degrado.
Inoltre,l’impresa che da pochi giorni ha vinto la gara d’appalto per la differenziata fino ad agosto,non prevede neanche i contenuti,già deficitari, del piano e quindi chi provvederà a raccogliere i rifiuti porta a porta nelle zone definite dal piano?
Nel piano non sono previste sanzioni né incentivi per quegli esercizi/condomini ecc,che nelle aree prestabilite, siano particolarmente virtuosi o che evadano la raccolta differenziata.
Nel piano non si fa menzione sulle modalità di un’eventuale modifica del piano stesso in corso d’opera,dichiarate a voce dal prefetto durante l’incontro del 04.03.2008.
I firmatari di questo documento si oppongono al disegno di istituire un sito di compostaggio dell’umido comune a tutta l’Area Flegrea, sia per il notevole impatto ambientale che per la mancanza di professionalità dimostrata sinora dalla pubblica amministrazione. Gli stessi firmatari propongono più siti di diversa gestione aerobica ed anaerobica per trattare le differenti frazioni di umido domestico e di qualità, avvalendosi di moderne tecnologie, o anche di stazioni urbane di piccole dimensioni ed altre idee supportate da referenze tecniche affidabili.
Tra le ambiguità e contraddizioni del piano, i dati riportati(ad esempio quelli concernenti la raccolta dell’umido) non fanno riferimento ad alcuna fonte tecnico-scientifica, né sono conformi alle medie che generalmente compaiono nei dati pubblicati dalle associazioni ambientaliste.

AL FINE DI QUANTO ARGOMENTATO:



  1. vista l’assoluta precarietà e vaghezza del piano suddetto;
  2. considerando che ci sono più di 4000 cittadini firmatari di una petizione a favore della raccolta differenziata porta a porta capillare e non in piccole aree privilegiate ad alto reddito pro-capite;
  3. vista l’assoluta mancanza di una programmazione,anche solo per grandi linee,dell’incremento della raccolta differenziata porta a porta; Le associazioni,i comitati e i cittadini decidono all’unanimità di rigettare completamente il piano,e promuoveranno azioni di divulgazione di tale motivato dissenso.
    Nasce un dubbio lecito che il comune abbia l’intento di venire commissariato per la gestione dei rifiuti allontanandosi completamente dagli obiettivi previsti dal piano del 65% di raccolta differenziata da raggiungere al massimo in tre anni.

    In fede
    Associazione Sentinella
    Associazione Lello Mele
    Associazione Attivamente
    Associazione Area Flegrea
    Rete Donne in Nero
    Associazione Oltre l’Averno
    Meetup Beppe Grillo
    Comitato popolare Via Napoli
    Altromodo Flegreo
    Comitato Cuma Vive
    Cittadini e Comitati spontanei

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