venerdì 22 febbraio 2008

La via dei rifiuti


Voglio proporre una mozione per evitare il transito, stoccaggio e trattamento dei rifiuti speciali e tossici nella nostra Regione, ritengo sia fondamentale, quanto meno solo per evitare l'ingresso da altre Regioni e da altri paesi esteri.
Per traffico di rifiuti s'intende qualsiasi spedizione di rifiuti non conforme alle disposizioni del Regolamento comunitario 259 del 1993; ovvero spedizioni che avvengono senza il consenso delle autorità competenti interessate (paesi di destinazione e transito), nonché ogni movimentazione di rifiuti che non sia accompagnata da corretta documentazione.
Sono diversi i problemi associati al movimento dei rifiuti, in particolare di quelli pericolosi, molto spesso i siti e le Imprese che li ricevono, non possiedono le tecnologie e le risorse adeguate a garantire il loro smaltimento o riciclo in sicurezza, a discapito della sicurezza ambientale e sanitaria.Il continuare a permettere questa attivita' è un'altra via per evitare di introdurre misure e tecnologie "pulite" che possano ridurre a monte la produzione dei rifiuti e soprattutto la loro pericolosità, immaginate cosa potra’ accadere nel momento in cui saranno attivi anche i nostri inceneritori Regionali.
Nelle conclusioni dei vari documenti della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, approvati dalla Camera si legge:

[...] "La Commissione ha cercato, con questo documento, di mettere in evidenza e di illustrare in maniera organica i principali fenomeni criminali connessi al ciclo dei rifiuti. Dal lavoro svolto, dalle informazioni acquisite nonché dalle audizioni tenute e` emersa in maniera chiara una serie di elementi che - in sede di conclusioni - è opportuno riportare in forma schematica e sintetica. La gestione illecita riguarda una quota considerevole dei rifiuti prodotti ogni anno in Italia: in base alle informazioni assunte e alle elaborazioni svolte, si tratta di una quota superiore al 30 per cento che - tradotto in termini numerici - equivale a oltre 35 milioni di tonnellate di rifiuti (soprattutto speciali) smaltite in maniera illecita o criminale ogni anno". [...]

[...] "Non e` la sola criminalità organizzata ad operare in modo illegale. Esistono infatti società commerciali o imprese non legate ad essa, ma che hanno come "ragione sociale" la gestione illecita dei rifiuti, soprattutto di origine industriale. Nella gestione illecita del ciclo dei rifiuti non si registrano forme di concorrenza o scontri come invece accade in altri settori criminali (traffico degli stupefacenti o controllo del racket): il business e` evidentemente talmente consistente da rendere preferibile la collaborazione alla concorrenza spietata". [...]

[...] "Ad alimentare il mercato illecito sono anche industrie a rilevanza nazionale ed internazionale, comprese aziende a rilevante partecipazione di capitale pubblico. Per tutte il minimo denominatore comune e` la ricerca dello smaltimento al minor costo, senza alcun controllo sulla destinazione finale del rifiuto". [...]

[...] "La movimentazione illegale dei rifiuti avviene sia su territorio nazionale che internazionale.
In Italia segue una direzione preferenziale dal Nord verso il Sud della nostra penisola ed interessa regioni con tradizionale presenza di malavita organizzata, come Campania, Calabria, Sicilia e Lazio. Da recenti indagini è emerso un ulteriore circuito criminale che si snoda fra il Veneto, Emilia - Romagna, Piemonte e Campania.
Per fare un esempio possiamo citare un caso, avvenuto alla fine degli anni'90, di traffico illecito di rifiuti industriali provenienti da diverse aree del nord Italia che movimentavano i rifiuti spacciandoli per cdr (combustibile derivato dai rifiuti) ma, invece di finire in impianti di trattamento, i rifiuti venivano conferiti in discariche abusive nel delta del Po ed in Campania". [...]

ecc. ecc. ecc. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Purtroppo siamo ben lontani dalla risoluzione del problema principalmente sia per lo scarso controllo che per un sistema giuridico inadeguato, basti pensare che, nella maggior parte dei casi, il danno ambientale non è punito a livello penale ma solo con sanzioni amministrative, quindi bisogna colpire chiunque abbia un minimo di responsabilità nella gestione e nel controllo del territorio.
Affrontare la questione e fondamentale, questo esposto, mozione, denuncia chiamatelo come volete, potrebbe essere un punto di partenza per raccogliere le firme necessarie per richiedere un Referendum abrogativo della Legge Regionale che permette il transito e stoccaggio di tali rifiuti provenienti da fuori Regione.
Giusto per fare un esempio: pochi giorni fa, in un servizio televisivo, è stato mostrato, dall'alto di un elicottero, un deposito illegale di metalli pesanti, a brevissima distanza dalla Alenia, dalla nuova sede NATO e dall'aeroporto civile. Insomma, a breve distanza da sedi di polizie pubbliche, private e militari che in tutti questi anni pare non abbiano visto nulla di ciò che accadeva sotto il loro naso.
In tutti questi anni il problema, non ha fatto che crescere, mentre gli interventi dei vari Commissariati governativi non hanno fatto che "gestire" l'esistente, senza andare a scoperchiare questo vaso di Pandora sostenuto da pericolosi equilibri, peggiorando ulteriormente il problema.
Nel frattempo, in tutto questo marasma, e sempre per le stesse ragioni, non si impedisce in alcun modo la creazione di ulteriori discariche clandestine di rifiuti tossici, che fioriscono così indisturbate. Diamo un freno alla campagna mediatica volta a far ricadere sulla popolazione la responsabilità della situazione, in quanto avrebbero impedito, in questi anni, ogni intervento volto a “risolvere” la situazione, bisogna far comprendere a tutti che la questione del "no" a tutto e' motivata da una situazione drammatica, nella quale le iniziative di raccolta differenziata e di bonifica del territorio sembrano traguardi irraggiungibili.
Concludendo visto che siamo di fronte ad un meccanismo che, se lasciato a se stesso, ci porta dritti verso un vera e propria catastrofe, l'unica soluzione e' quella di opporsi ad esso con l'autoorganizzazione dei vari comitati popolari, in diverse aree di movimento.
Manifestate la vostra adesione.

http://www.portadimassa.net/site/files/upload/pdfsaggi/Le_vie_infinite_dei_rifiuti.pdf

[G.P.]

6 commenti:

Anonimo ha detto...

adesione completa senza se e senza ma

Anonimo ha detto...

La tua proposta merita un plauso

Anonimo ha detto...

Perchè non proponiamo una petizione popolare per l'abrogazione di tale norma?

Anonimo ha detto...

cercate di perseguire tale obiettivo,Con l'occasione mi complimento con te e con l'associazione per tutto quello che avete già fatto.Perchè non creare un sito con un link sul blog?Avreste, in tal modo, più capacità di comunicazione e di diffusione delle vostre iniziative.

mario ha detto...

Grazie per i commenti, per quanto riguarda il sito internet e' in allestimento con indirizzo www.areaflegrea.org.
Ciao

gennaro ha detto...

Ciao "Anonimo"

Sono la persona che ha pubblicato l'articolo da Te commentato, Ti ringrazio per l'attenzione che ci stai dedicando, stiamo cercando di organnizarci per portare avanti questa iniziativa.
Continua a seguirci e magari invia il link ad altre persone.